Unità didattica per l'ambiente

Osservare con occhi diversi la città, riscoprendola per alcuni aspetti simile all'ambiente naturale, evidenziandone potenzialità e limiti.
Ciò ci permette di individuare soluzioni per meglio vivere in un ambiente costruito dall'uomo ma spesso a lui non più familiare.
Alcuni meccanismi che regolano gli ecosistemi nell'ambiente naturale, come quelli relativi alla densità di individui nella medesima nicchia ecologica, in quello urbano-artificiale si sono persi.
Questo ha portato l'uomo ad elaborare nuovi modelli per regolare la convivenza, altrimenti impossibile, tra i suoi abitanti.
Conoscere ed adottare questi codici comportamentali è un dovere di tutti, come lo è prodigarsi per individuare nuove e più efficaci strategie per meglio vivere l'ambiente urbano.

Una delle azioni che quotidianamente compiamo è quella di gettare i sacchetti dell'immondizia in appositi contenitori, ma nella società moderna questo non basta più: occorre essere attenti a quello che si butta e preoccuparsi di come effettivamente i rifiuti vengano smaltiti. Il primo passo da compiere è quello conoscere gli elementi che comunemente costituiscono i rifiuti solidi urbani (R.S.U). Lo smaltimento differenziato di questi, permette rivalutarne il valore economico attraverso il riutilizzo e il riciclaggio riducendo al minimo il danno ambientale. Sviluppare la "coscienza del riciclo e della raccolta differenziata" è dunque il secondo passo da compiere per far fronte all'emergenza rifiuti. E' principalmente nel nostro quotidiano che dobbiamo intervenire e agire così da concretizzare quest'obiettivo: anche le scelte operate al momento dell'acquisto si rifletteranno qualitativamente e quantitativamente sui rifiuti che saranno prodotti.

La luce è uno degli elementi che caratterizzano maggiormente il paesaggio urbano: luci di insegne, di lampioni, luci che tradiscono l' intimità delle case, che illuminano schermi, display di sveglie, videoregistratori, stereo, luci accese anche quando c'è il sole e che fanno impallidire la luna. Ma da dove viene tutta questa luce? Come si produce l' energia? E' possibile produrla in modo pulito?

"L'avventura domestica" è possibile e divertente. I presupposti esistono:
- l'esigenza dei ragazzi, in particolar modo quelli in età adolescenziale, di misurarsi, verificarsi ed identificarsi con l'ambiente in cui vivono
- il bisogno di provare nuove e coinvolgenti emozioni, di vivere l'esperienza del gruppo e della comunità.

Gli strumenti per realizzare tutto questo sono l'orienteering e le varie tecniche di orientamento; l'ambiente urbano come sfondo della ricerca, i principali uffici pubblici come mete di conoscenza, il sapersi muovere nella città come base per il giovane cittadino.

Oggi è consueto recarsi nei negozi e nei supermercati per procurarsi "il cibo quotidiano", ma risulta difficile avere sotto gli occhi l'intero ciclo produttivo degli alimenti. Molti bambini e ragazzi di oggi non conoscono direttamente la cultura rurale e molti prodotti della terra li hanno visti solo in scatola! Creare un orto permette quindi ai ragazzi di porsi al primo anello della catena produttiva facendo crescere i prodotti per poi consumarli; creare un orto significa anche recuperare quei valori e quelle tradizioni legati al lavoro della terra che rivalorizzano le origini di molti di noi; fare un orto significa sperimentare direttamente la fatica fisica ("la terra è bassa" dicevano i nostri nonni) ma anche godere di più dei risultati. Fare un Orto Biologico poi significa preoccuparsi dell'ambiente direttamente e attivamente, ma soprattutto fare un orto è divertente!

Sono i percorsi di educazione ambientale proposti da Legambiente. Sono espressamente dedicati alla protezione e valorizzazione del territorio nazionale: vogliono essere un contributo al lavoro di tanti ragazzi e insegnanti che, sotto le spinte delle ricorrenti emergenze dell'ambiente urbano (rifiuti, traffico, aree verdi), hanno deciso d'intervenire ponendosi come "agenzia locale per lo sviluppo ecosostenibile del proprio territorio", adottando un problema, studiandolo e cercando, insieme alle altre componenti della comunità locale, le possibili soluzioni da mettere in atto.